Lineare o Circolare?
L’economia circolare è un modello economico e sociale che, per la sua sostenibilità, si contrappone all’economia lineare, fondata sulla produzione, consumo e smaltimento (take – make – use – dispose) dei prodotti giunti a fine vita, prelevando in maniera continuativa risorse dal Pianeta e, al tempo stesso, immettendo nel sistema un numero elevato di rifiuti.
Si stima infatti che ogni cittadino europeo consumi in media 14 tonnellate di materie all’anno e produca fino a 5 tonnellate di rifiuti, inquinando l’ambiente e l’atmosfera. Quanti di questi rifiuti sono oggetti di cui ci disfiamo prematuramente? Quante materie prime e componenti potrebbero essere recuperati e utilizzati in nuovi cicli produttivi?
Secondo il modello dell’economia circolare, tutto ciò che fa parte del ciclo di vita di un prodotto (materie prime, risorse), può ritornare alla culla, in un ciclo rigenerativo pressocché infinito che consente di evitare gli sprechi, riduce l’inquinamento, garantisce una vita più lunga ad oggetti e materie prime e genera nuovo valore.
Questi infatti sono gli elementi fondamentali dell’economia circolare, secondo quanto sancito dal Parlamento europeo: condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo. Benché Stati e governi siano chiamati ad occuparsi di una parte importante delle azioni mirate a favorire l’economia circolare, parte del cambiamento è affidato a noi in quanto cittadini e consumatori. Il progetto Piccola guida alla sostenibilità nasce proprio per accompagnare studenti e studentesse nella presa di coscienza di questa responsabilità condivisa, che si concretizza in piccoli gesti e abitudini sostenibili che tutti possiamo fare.