La redazione di EducazioneDigitale.it sta promuovendo un questionario informativo dedicato ai docenti italiani per comprendere il loro rapporto con percorsi e risorse digitali nella quotidianità della loro professione di insegnanti.
Il questionario “La tua EducazioneDigitale.it” ha raccolto il feedback di circa 200 docenti già nei primi giorni. Per questo abbiamo deciso di mettere al lavoro la nostra redazione per capitalizzare fin da subito il termometro che stava delineandosi, soprattutto per quanto riguarda le domande a risposta aperta, che ora possiamo trattare con nuovi sistemi di intelligenza artificiale (a chi fosse interessata/o a questo specifico argomento suggeriamo di registrarsi a www.educazionedigitale.it e seguire la nostra newsletter: ci saranno interessanti novità a breve).
Spoiler: tutti i docenti che hanno risposto fino a ora al questionario sono d’accordo sull’importanza di integrare strumenti digitali all’interno del processo educativo. Questo particolare ci ha stupiti: ovviamente, noi crediamo con forza nell’efficacia di una didattica “aumentata”; tuttavia, siamo la squadra che gioca in casa, e ci fa piacere constatare che si possa trovare un’alleanza entusiasta con le insegnanti e gli insegnanti anche in materia di innovazione. Quello che invece non avremmo mai voluto leggere, specialmente in un paese a elevata industrializzazione come l’Italia, nel 2024, è il grande numero di segnalazioni da parte dei docenti che lamentano inadeguatezze infrastrutturali, avendo quindi a che fare con connessioni poco stabili, lente e, in troppi casi, non adatte a programmare una presenza costante di risorse e esperienze ad elevata digitalizzazione nelle classi. Queste note, peraltro mirate e per nulla polemiche, le abbiamo trovate e ritrovate in risposta alla nostra domanda “Quali sono i problemi più ricorrenti nell’utilizzo in classe di una risorsa digitale?”
A questo punto, ci siamo chiesti che cosa potessimo fare: la prima risposta è stata quella di darne evidenza, la seconda di raggruppare in un articolo alcune considerazioni che riguardano sia dettagli tecnici, sia accorgimenti che EducazioneDigitale.it già prende per ovviare a questi “problemi”. Un’esperienza di apprendimento digitale fluida è solitamente anche efficace: vediamo dunque se esistono prassi che possono favorirla.
Infrastrutture tecnologiche di qualità e aggiornate
Il primo passo per migliorare la connettività e la stabilità di Internet in una scuola è investire in infrastrutture tecnologiche di qualità: un’infrastruttura robusta è fondamentale per garantire un accesso affidabile e veloce alla rete, consentendo agli studenti di sfruttare appieno le risorse digitali a loro disposizione.
Da questo punto di vista, confidiamo nel fatto che il piano “Scuola 4.0”, una delle linee di spesa più importanti del PNRR, possa migliorare con decisione la connettività all’interno degli edifici scolastici, però dobbiamo allo stesso tempo sottolineare come una connessione performante non sia solo questione di cavi. La scuola, infatti, dovrebbe sempre potersi affidare a personale competente in materia di configurazione delle reti, tanto delle reti LAN (cablate) quanto, soprattutto, delle WLAN (wireless).
La connessione che tutti chiamiamo wi-fi è anche quella che ci consente di svincolarci da aule dedicate e, all’occorrenza, portare nello spazio educativo tradizionale le nuove risorse: il “banale” passaggio ad un modem di sesta generazione, o a una rete mesh, ed un appropriata impostazione di bande e porte, possono fare la differenza fra una performance deludente e una ottimale.
Implementare politiche di gestione del traffico
Oltre all’aggiornamento dell’infrastruttura tecnologica, è importante implementare politiche di gestione del traffico per garantire un uso equo della larghezza di banda disponibile. Questo può includere il monitoraggio dell’utilizzo della rete, la limitazione dell’accesso a siti web non pertinenti durante le ore di lezione, e la prioritizzazione del traffico educativo per garantire un flusso costante di dati per tutti gli utenti (traffic shaping).
Ottimizzare le risorse digitali
A questo pensiamo noi di EducazioneDigitale.it! A nostro parere questa è la strategia più importante, per tre motivi:
- È la più economica, perché si basa unicamente sulle competenze di chi produce le risorse, e quindi non necessita di investimenti da parte della scuola, con un vantaggio palese anche in termini di tempo: è una soluzione già disponibile.
- È la più “democratica” in quanto non conosce limiti di geografia o di infrastruttura ma, inclusivamente, consente a tutti di avvantaggiarsi dei contenuti educativi, al limite anche offline.
- È la più sostenibile: non pensiamo mai abbastanza al fatto che, anche se in misura decisamente minore, anche i contenuti digitali generano emissioni e consumo idrico in quantità proporzionale al loro “peso”.
Quando progettiamo un percorso didattico, una risorsa, un media, un evento live, non lo facciamo con l’approccio di un’agenzia media o di una casa di produzione, perché sappiamo che quelle risorse dovranno poter raggiungere qualsiasi docente, in ogni scuola, ovunque.
Pensiamo alle esperienze di PCTO digitale, che offrono un’opportunità anche a studenti che vivono in aree remote di svolgere l’alternanza scuola-lavoro in contatto con grandi aziende, apprendendo realmente competenze chiave: sarebbe due volte frustrante se trovassero un “bottleneck” in media che “non girano” sui computer della scuola e in risorse che “faticano a caricarsi”.
Educazione degli studenti sulle competenze digitali
Infine, è fondamentale educare gli studenti stessi sulle competenze digitali e sull’importanza di una connessione Internet affidabile. Gli studenti dovrebbero essere informati su come segnalare produttivamente eventuali problemi di connessione o prestazioni della rete (magari insegnando loro l’ethos di prestare attenzione al dettaglio del problema, copiando i messaggi di errore, facendo catture dello schermo, tenendo traccia di URL, ecc.). In alcuni casi, si può pensare a progetti di ricerca in ambito scolastico che li coinvolgano nel trovare soluzioni per migliorare le performance della rete scolastica e della sua sicurezza: siamo sicuri che, specialmente all’interno di alcune tipologie di istituto, questi laboratori possano avere grande successo.
Commentate l’articolo, fateci sapere qualcosa di più sull’esperienza concreta nella vostra scuola, e non dimenticate di dare un’occhiata al questionario “La tua EducazioneDigitale.it”.