Educazione Digitale da anni produce strumenti educativi multimediali orientati alla comunicazione di buone prassi, informazioni tematiche e stimoli fattivi. La creazione di uno strumento multimediale educativo richiede non solo uno studio approfondito sullo stile di scrittura e le modalità comunicative, ma anche un’attenzione particolare alle immagini che vengono diffuse.
La scelta che Educazione Digitale fa nei suoi strumenti è quella di creare un’immagine coordinata che vada ad accompagnare e raccontare, aiutando così la comprensione del testo attraverso lo stimolo visivo. Gli strumenti multimediali vengono, infatti, creati studiando uno stile visuale vicino al target a cui ci si rivolgono: immagini coinvolgenti e adatte all’età di riferimento catturano e affascinano favorendo l’attenzione, ma non solo.
Le immagini hanno un ruolo fondamentale nell’apprendimento: sono la prima forma di comunicazione a cui accede il bambino (oggi, ad esempio, attraverso i silent book). Anche storicamente la comunicazione per immagini anticipa e poi accompagna, pari passo, la scrittura: si pensi alle incisioni o ai dipinti rupestri, ma anche all’utilizzo educativo degli affreschi negli edifici di culto, in contesti in cui la maggior parte della popolazione non era in grado di leggere la scrittura, ma soltanto le “storie” raccontate attraverso le immagini dipinte. Proprio attraverso “l’immagine che racconta”, gli strumenti educativi di Educazione Digitale creano una ulteriore possibilità di comprensione, favorendo così l’inclusività anche dei soggetti con maggiori difficoltà di apprendimento.
Ne sono esempio le iniziative di sensibilizzazione Goccia Story e Storie per Imparare (scuola infanzia e scuola primaria), Plastic Alt (scuola primaria, scuola secondaria di I grado), Raccogliamo Valore (scuola secondaria di II grado).
La scelta dell’utilizzo delle immagini ha quindi radici antiche che oggi si incontrano con la tecnologia.
Già nel XVII secolo, Comenio pubblicò la Didactica magna (1657), che si può considerare come il trattato in cui prende forma la scuola moderna. Solo un anno dopo, lo stesso Comenio, fu autore dell’Orbis sensualium pictus, il primo sussidiario illustrato per l’infanzia. Da qui in poi si può parlare della didattica sia come scienza dell’educazione, sia come scienza della comunicazione anche visiva. La sinergia parola-immagine diventa, quindi fondamentale per il processo di insegnamento e apprendimento, poiché crea un setting comunicativo basato sull’utilizzo pensato e funzionale di linguaggio e media visivi. L’utilizzo di strumenti integrati linguaggio/media aumenta l’efficacia della didattica poiché velocizza il lavoro di insegnamento e di apprendimento: gli strumenti che coniugano media e testo diventano così ottimi catalizzatori didattici. Nella concezione contemporanea di apprendimento, inoltre, si afferma il diritto di tutti alla formazione anche oltre gli anni scolastici (lifelong learning).
Educazione Digitale, attraverso i suoi strumenti, promuove il concetto di formazione continua: l’utilizzo delle immagini attraverso uno stile narrativo specifico si adatta alle esigenze dei vari interlocutori. Per questo gli strumenti educativi multimediali rappresentano sicuramente un ottimo valore contenutistico, ma anche un funzionale strumento visivo multimediale integrato.
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