L’espressione Citizen Science, letteralmente “scienza dei cittadini”, viene utilizzata per indicare una serie di azioni e attività connesse alla ricerca scientifica, a cui partecipano in prima persona giovani ed adulti, anche senza specifiche qualifiche in campo scientifico.
Grazie alla divulgazione online di dati scientifici e di strumenti digitali dedicati, la popolazione è in grado di informarsi adeguatamente sulle problematiche e reperire tutti i contenuti utili per compiere indagini mirate. Attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di raccolta dati, la Citizen Science è in grado di mettere in gioco le competenze di cittadinanza attiva e digitale di giovani e adulti.
I progetti di Citizen Science, organizzati e sostenuti da organizzazioni impegnate nella ricerca scientifica, hanno una forte connotazione educativa: condividono con la popolazione dati e informazioni scientifiche, sensibilizzano i cittadini a problematiche attuali, come l’inquinamento o gli effetti del cambiamento climatico, per poi attivarli e chiedere il loro contributo “sul campo”.
Molti progetti attualmente attivi in tutto il mondo, consentono di apprendere in maniera informale e partecipata e sono interessanti per le scuole, in quanto propongono a docenti e studenti attività di osservazione, catalogazione e raccolta dati.
Per i docenti delle materie scientifiche, i progetti di Citizen Science rappresentano un approccio innovativo e strutturato alla didattica digitale: le attività di rilevazione, infatti, sono supportate da specifici “kit di lavoro”, come tools didattici per la formazione scientifica, app e strumenti di lavoro digitali per lavorare in classe ma anche individualmente in contesti esterni.
I progetti di Citizen Science, in un periodo come quello attuale in cui la pandemia limita le attività in presenza, consentono di sperimentare un approccio innovativo e una didattica mista, potenziando, inoltre, tutte quelle competenze STEM utili agli studenti per eccellere nel campo delle scienze, della tecnologia e della matematica.
Un esempio vincente di Citizen Science è sicuramente il progetto “Globe Observer Trees” della NASA, che coinvolge studenti e cittadini nelle osservazioni ambientali per integrare i dati satellitari e ottimizzare la mappatura di foreste, boschi e alberi. Le osservazioni si possono effettuare attraverso l’app Globe Observer, che consente di mappare, identificare e catalogare i dati relativi alle molteplici specie arboree presenti nei territori, di cui i cittadini rilevano le altezze, dato che i satelliti non possono accertare.
“Globe Observer Trees” permette agli studenti di acquisire molteplici competenze: skills scientifiche, linguistiche, costruzione di un vocabolario tecnico, capacità di apprendere in modo non formale.
La NASA consente di portare in classe anche attività di Citizen Science incentrate sull’osservazione del cielo e delle stelle: attraverso i progetti NASA STEM Engagement, dedicati a specifici target d’età (5-8 anni, 9-12 anni), le classi possono vedere proposte di attività hands-on, scoprire le competenze necessarie per diventare astronauti, acquisire competenze di progettazione studiando i modelli di spacecraft.
Se i progetti di Citizen Science sono diffusi in tutto il mondo, in Italia abbiamo un solo progetto significativo dedicato agli studenti della primaria e secondaria di I grado: si tratta del progetto di Costa Crociere Foundation, Guardiani della Costa.
Il progetto si propone di sensibilizzare docenti e studenti sull’unicità e la fragilità del patrimonio naturalistico delle coste italiane: il cambiamento climatico, l’inquinamento marino, la degradazione delle coste e lo sfruttamento indiscriminato del patrimonio ittico stanno mettendo in grave pericolo organismi e habitat naturali marini, con fortissime ripercussioni non solo sugli organismi marini, ma sulla salute stessa dell’uomo.
Guardiani della Costa attiva gli studenti e li coinvolge attivamente nella tutela dell’ambiente marino: attraverso l’app e strumenti digitali sviluppati per il rilevamento, le classi contribuiscono in prima persona alla catalogazione della fauna marina e alla misurazione dei tratti di costa, fornendo un importante supporto alle realtà scientifiche coinvolte nel monitoraggio e nella tutela dei litorali costieri italiani.