Si può partire da un’immagine per spiegare una materia che apparentemente non c’entra nulla con la storia dell’Arte? Sì, è possibile.
In questo articolo desideriamo mostrarvi come l’educazione artistica possa generare un vero e proprio ponte di collegamento tra le diverse materie curricolari. La sfida è quella di proporre lezioni in compresenza, con l’insegnante di Arte, per creare dei punti di ancoraggio favorendo l’apprendimento visuale oltre che quello nozionistico.
Una “schisi” da sanare
Nel testo Le due culture del 1959, l’inglese Charles Percy Snow, fisico e scrittore, teorizza l’incomunicabilità tra scienziati e letterati, evidenziando un’avvenuta separazione tra la cultura artistica/umanistica e quella scientifica. Snow osserva come, questo problema di comunicazione, generi una divisione anche nei campi di applicazione di queste “due culture”: da una parte, la ricerca scientifica e tecnologica si occupa dello sviluppo sociale di una comunità, mentre l’approccio umanistico determina le scelte di carattere politico. Snow individua, inoltre, la necessaria compresenza di entrambe le culture sia in ambito sociale sia politico poiché, pur creando punti di vista differenti, si arricchirebbero reciprocamente, assicurando una certa profondità di prospettiva.
Questa posizione risuonò in molti intellettuali dell’epoca che videro nelle parole di Snow una vera e propria provocazione. E reagirono. Tra tutti, citiamo Primo Levi che scrisse: se davvero esiste una «schisi» tra scienza e arte, si tratta di una «schisi innaturale»: perché questa separazione non la conoscevano né Dante, né Galileo e neppure «Empedocle, Leonardo, Cartesio, Goethe, Einstein, né gli anonimi costruttori delle cattedrali gotiche, né Michelangelo; né la conoscono i buoni artigiani d’oggi, né i fisici esitanti sull’orlo dell’inconoscibile».
L’approccio di Levi è di estrema importanza poiché, dichiarando come innaturale questa scissione, ci sta dicendo che Arte e Scienza sono sì manifestazioni diverse, ma profondamente collegate ed entrambe figlie della stessa cultura: la cultura umana.
Arte e Scienza si intrecciano e, quindi, si influenzano reciprocamente: molto più di quanto, in prima battuta, siamo portati a credere. Per questo proponiamo un approccio multidisciplinare in cui l’Arte diventi uno starter per una forma di conoscenza che possa abbracciare a 360° tutte le materie e crei un contesto in cui i collegamenti interdisciplinari diventino un rafforzamento al sedimentarsi delle informazioni, in ragazzi e ragazze, sfruttando così l’apprendimento visivo.
APPROFONDIMENTO
I disegni scientifici di Leonardo da Vinci
Leonardo Da Vinci e la sua genialità rappresentano l’unità di Scienza e Arte: un esempio di ciò sono i disegni anatomici a cui egli ha dedicato gran parte della sua vita; circa vent’anni.
A Milano, si occupò dello studio dei muscoli e delle ossa; a Firenze, tra il 1502 e il 1507 si interessò alla meccanica del corpo, mentre tra il 1508 e il 1513 studiò gli organi interni e la circolazione sanguigna.
Grazie all’amicizia con Marcantonio della Torre, professore di anatomia all’Università di Pavia, Leonardo ebbe la possibilità di visionare corpi di uomini deceduti sui quali condurre direttamente le sue ricerche. Queste ricerche vennero documentate attraverso i suoi disegni, i quali erano sempre accompagnati da accurate descrizioni, che riguardavano non più solo le ossa, ma anche i muscoli ed i nervi.
Per comprendere meglio il funzionamento del cuore e della circolazione del sangue, Leonardo costruì, addirittura, un modello in vetro della valvola aortica; grazie a questo scoprì una formazione di piccoli vortici nel flusso della miscela che permettono la chiusura della valvola; una scoperta molto importante, perché fino al ventesimo secolo questa era ancora considerata un’intuizione e non un fondamento dell’anatomia umana come è oggi.
Proposta di lezione in compresenza
e attività pratica:
conoscere il funzionamento del corpo umano
partendo dai disegni di Leonardo da Vinci
Target: scuola secondaria di I grado e primo biennio della scuola secondaria di II grado
Questa attività consente di:
- conoscere e approfondire la tecnica del disegno mettendola in relazione agli studi anatomici e alla biologia;
- approfondire la storia dell’Arte in relazione ai contesti scientifici;
- stimolare la manualità fine attraverso il disegno;
- stimolare l’apprendimento visivo;
- aumentare la capacità di rielaborazione.
Organizzate una lezione in compresenza tra l’insegnante di Arte e quelli di Scienze e/o Biologia. Prendete spunto da uno dei disegni anatomici di Leonardo, per esempio: lo studio del cranio del 1489 o “studio del braccio destro di un uomo” del 1500 c.a., ecc…
Chiedete a ragazzi e ragazze di osservare attentamente l’immagine, parlate della tecnica utilizzata, contestualizzatela a livello storico (potrebbe intervenire anche l’insegnante di Storia) e, con l’insegnante di Scienze, spiegate l’effettiva composizione o funzionamento di quanto riportato nell’immagine. Invitate poi ragazzi e ragazze a creare una presentazione visiva di quanto appreso partendo proprio dalla riproduzione del disegno di Leonardo confrontandolo con i moderni disegni di anatomia scientifica.
L’apprendimento visivo,
una leva per l’interdisciplinarità
Ogni giorno siamo immersi nelle immagini, fruiamo video, serie TV in streaming, interagiamo tra di noi attraverso i social, spesso in modo inconsapevole apprendiamo qualcosa o ne veniamo influenzati. Perché non utilizzare questa attitudine visiva per imparare sul campo in modo attivo? E cosa più dell’Arte ci può fornire spunti utili per costruire percorsi di conoscenza?
Uno degli usi più comuni delle strategie di apprendimento visivo è la visualizzazione di idee e pensieri complessi e/o astratti. In alcuni casi, le immagini possono agire come vere e proprie metafore per il concetto proposto ed è per questo che, come Educazione Digitale, vi consigliamo di utilizzare sempre più immagini e media per accompagnare le vostre lezioni; non più solo come fruizione interattiva in uno spazio dedicato, ma come vero e proprio strumento per favorire l’apprendimento anche negli studenti che hanno più difficoltà con il pensiero astratto.
In uno studio del 2016, infatti, gli autori/ricercatori Eliza Bobek e Barbara Tversky (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28180178/) hanno concluso che: creare spiegazioni visive migliora l’apprendimento. Tra gli esperimenti condotti, uno in particolare ha portato Bobek e Tversky a concludere addirittura che: “Creare spiegazioni visive ha maggiori benefici rispetto a quelle verbali”, spiegando che “parte dell’efficacia delle spiegazioni visive è perché esse rappresentano e comunicano più direttamente del linguaggio”.
Creare un‘istruzione visiva e multidisciplinare è, quindi, un modo per favorire una didattica maggiormente inclusiva, ecco alcuni consigli su come incrementarla:
- incoraggiate studenti e studentesse a dimostrare visivamente ciò che “sanno”;
- usate media fisici e digitali convincenti (immagini artistiche, video o film coinvolgenti) per insegnare concetti astratti;
- create mappe concettuali per guidare il pensiero creativo e critico;
- proponete gli sketchnotes come metodo di studio;
- realizzate degli organizzatori grafici prima, durante e dopo l’apprendimento;
- proponete dati visualizzati per aiutare gli studenti non solo a capire le informazioni, ma come queste informazioni sono “create” e condivise in forme diverse.
Utilizzando i consigli sopra riportati sarà possibile organizzare le vostre lezioni catturando l’attenzione visiva e veicolando, attraverso di essa, informazioni e nozioni sia sul piano verbale che attraverso il non verbale.
APPROFONDIMENTO
Le opere d’arte ci raccontano la storia
Spesso l’approccio alla storia dell’Arte risulta in qualche modo diviso dalla Storia che si studia come materia curricolare, come se avesse uno sviluppo a sé stante, ma l’Arte ha da sempre raccontato e a volte precorso i movimenti storici e sociali, poiché ne è strettamente connessa e influenzata. Basti pensare a come cambia l’arte a partire dal 1853 quando, dopo due secoli di isolamento, il Giappone torna ad avere rapporti diplomatici e commerciali con il resto del mondo. L’influenza dell’Arte giapponese è così evidente tanto che venne coniato un vero e proprio termine specifico: il Giapponismo.
La scoperta delle arti decorative giapponesi avvenne con l’arrivo delle prime xilografie, giunte grazie al commercio di vasi e ceramiche: essi viaggiavano avvolti dai fogli di Hokusai, Utamaro o Hiroshige. Autori come Gauguin, Toulouse Lautrec, Van Gogh ne furono profondamente influenzati e le loro opere ci raccontano non solo una fascinazione estetica, ma un vero e proprio momento storico di scoperta.
Proposta di lezione in compresenza
e attività pratica:
crea la mappa concettuale di un avvenimento storico/scientifico partendo da un’opera d’arte:
ad esempio, il processo a Galileo Galilei del 1633
Target: scuola secondaria di I grado e primo biennio della scuola secondaria di II grado
Questa attività consente di:
- contestualizzare a livello storico e scientifico una corrente artistica o un’opera d’arte;
- favorire l’interazione con il gruppo classe;
- aumentare la capacità di osservazione e rielaborazione.
Punto di partenza: il dipinto di Joseph-Nicolas Robert-Fleury “Galileo di fronte al Sant’Uffizio” del 1847, olio su tela
Possibili materie coinvolte: storia, fisica, geografia, matematica educazione civica (diritto di libertà di espressione), filosofia, italiano e religione (se presente).
Spunti di riflessione sull’autore del dipinto: questo autore è un autore accademico che si specializzò nell’illustrazione di scene storiche e di scene tratte dalla vita dei grandi artisti.
Svolgimento: ogni insegnante, osservando il quadro, contestualizza l’argomento partendo dalla propria materia, durante la spiegazione i ragazzi e le ragazze sono chiamati/e individuare i nodi concettuali (parole chiave da inscrivere all’interno di figure geometriche) e le relazioni associative (frecce che collegano i nodi concettuali e rappresentano i nessi logici tra i diversi concetti esposti). La mappa concettuale si costruirà “in diretta” durante la spiegazione; questo rappresenta un modo per insegnare a ragazzi e ragazze a prendere appunti anche sul piano visivo (in un secondo momento potranno essere introdotti gli sketchnotes).
Come organizzare al meglio una lezione interdisciplinare partendo da arte e immagine
Dopo aver esplorato la necessità di RI-unire Arte e Scienza e analizzato l’importanza dell’apprendimento visivo vi suggeriamo delle azioni pratiche per organizzare al meglio le vostre lezioni interdisciplinari:
- individuate un’opera d’Arte che racconti un contesto storico o una scoperta scientifica di interesse curricolare;
- confrontatevi con i possibili docenti coinvolti e proponete loro una o più lezioni condivise sull’argomento;
- utilizzate la LIM o un proiettore per avere a disposizione l’immagine scelta in modo che sia ben visibile a tutto il gruppo classe;
- contestualizzate a livello storico la scena;
- se l’autore non è contemporaneo alla scena raccontata, fatelo notare e, successivamente, create uno spazio di approfondimento;
- insieme agli altri insegnanti create una lezione che sia in forma di talk interattivo con il gruppo classe stimolando domande sui possibili collegamenti interdisciplinari;
- date lo stesso spazio temporale a ciascuna materia coinvolta (servirà a non creare squilibri nell’apprendimento di informazioni);
- proponete sempre a ragazzi e ragazze una rielaborazione visiva di quanto detto;
- dedicate uno spazio alle riflessioni critiche di studenti e studentesse;
- date ritmo e dinamicità alla lezione proponendo curiosità e piccoli approfondimenti.
Come abbiamo visto e sperimentato, anche attraverso le diverse attività proposte, partendo da un’immagine è, quindi, possibile creare un ponte concettuale che unisca diversi ambiti con lo scopo di mostrare a ragazzi e ragazze che approfondire, collegare e conoscere porta a una consapevolezza integrata in diverse materie di studio che sono solo apparentemente scollegate tra di loro.
Nei nostri percorsi di Educazione Digitale favoriamo costantemente l’apprendimento visivo. I nostri multimediali sono sempre studiati in modo da incontrare le esigenze visive e i gusti stilistici dei diversi target. Siamo consapevoli che favorire lo sviluppo dell’apprendimento visivo significa porre le basi per rafforzare la capacità di pensare in modo astratto e critico memorizzando i concetti e tematiche in maniera duratura.