Il percorso didattico ha l’obiettivo di aiutare ragazze e ragazzi, che si trovano nella fase preadolescenziale ed adolescenziale, a capire cosa voglia dire inclusione. Prima di tutto l’inclusione implica un’azione attiva di accoglienza e di riconoscimento della diversità. Non, quindi, una passiva accettazione ma un muoversi verso per ricomprendere.

Ma muoversi come?
Quest’anno AIAS vuole stimolare un punto di vista diverso. Quando infatti per qualsiasi ragione si ha a che fare con persone che hanno una disabilità, il tempo, il ritmo delle azioni si dilata maggiormente, tutto diventa slow. Quindi il muoversi che abbiamo in mente è diverso dal solito. È lento! Strano vero sentirlo dire nell’epoca della velocità. Tutti noi, infatti, diciamo spesso “non ho tempo”, “scusami ma sono di fretta” e via di questo passo. Un’autentica inclusione richiede invece prima di tutto di rallentare la frenesia del fare ad ogni costo, del fare presto, senza tenere conto dei tempi di ciascuno.
Questo impareremo a fare ragazzi a RALLENTARE!

AIAS considera e ha sempre considerato basilare lo sviluppo di una cultura dei diritti e dell’inclusione e, al contempo, una propensione alla solidarietà, in cui il coinvolgimento delle scuole e di tutti i suoi attori è imprescindibile: è da questa condivisa esigenza che nascono le risorse educative gratuite di “Abbattiamo le barriere. Non più soli” che, con un approccio e un linguaggio adatti al target delle scuole secondarie, aiutano ad affrontare il tema dell’inclusione e della partecipazione attiva alla società delle persone con disabilità, i cui diritti umani fondamentali devono essere tutelati e promossi in ogni aspetto della loro vita, dall’istruzione, al lavoro, alla sfera sociale e affettiva.

Oltre agli strumenti per lo sviluppo di lezioni frontali e interdisciplinari, il percorso offre alle scuole un palinsesto di webinar formativi gratuiti, videolezioni specialistiche e un concorso creativo dedicato alle classi terze delle scuole secondarie di I grado e al quinquennio delle scuole secondarie di II grado, per favorire una rielaborazione dei contenuti e promuovere la divulgazione di quanto interiorizzato.